Antartide - Programma Nazionale di Ricerca in Antartide (PNRA)
Dal 1985 l’Italia è presente in Antartide con un proprio Programma Scientifico denominato “Programma Nazionale di Ricerca in Antartide (P.N.R.A.)”. La programmazione è articolata secondo le seguenti tematiche di ricerca interdisciplinari ed è definita dalla Commissione Scientifica Nazionale per l’Antartide (CSNA):
– Cambiamenti climatici e loro processi
– Processi climatici
– Biodiversità e adattamento evolutivo
– Adattamento dell’uomo agli ambienti estremi
– Struttura ed evoluzione dell’ecosistema oceanico
– Osservatori permanenti
– L’Antartide e la tettonica globale
– Space weather ed astrofisica
– Tecnologie connesse
Il programma scientifico prevede l’esecuzione di spedizioni in Antartide con attività da svolgersi presso: la stazione “Mario Zucchelli” nella baia di Terra Nova sul mare di Ross e la stazione italo-francese Concordia, la più estrema delle basi sul plateau antartico a 3270 metri di altitudine nonché presso Basi e/o Navi straniere e nell’ambito di Campagne Oceanografiche nel Mare di Ross.
La Difesa, da ottobre 2019 a febbraio 2020, ha partecipato alla “XXXV Campagna Antartica”.
26 militari italiani di Esercito, Marina, Aeronautica e Arma dei Carabinieri erano presenti – fra i 250 tecnici e ricercatori, italiani e stranieri – per supportare 45 progetti di ricerca, alcuni dei quali sviluppati presso altre basi antartiche.
Un velivolo C-130J della 46ª Brigata Aerea di Pisa con equipaggi addestrati ad operare in condizioni climatiche ed ambientali estreme, nel caso specifico su piste ghiacciate (atterraggio sul pack), ha effettuato il trasporto di passeggeri e di materiali in funzione delle esigenze rappresentate da ENEA, garantendo i collegamenti aerei tra l’aeroporto di Christchurch in Nuova Zelanda e l’Antartide, sia presso la Stazione italiana “Mario Zucchelli” di Baia Terra Nova, sia presso quella statunitense di McMurdo.
Al raggiungimento degli importanti successi scientifici del Programma Nazionale di Ricerca in Antartide (PNRA) hanno contribuito in maniera fattiva i militari delle Forze Armate italiane il cui contributo è andato dalle previsioni meteo per lo svolgimento in sicurezza delle operazioni aeree, alle operazioni in quota con le guide Alpine, alle operazioni navali che consentono di rifornire la base Concordia per la campagna invernale, fino ai “lavori straordinari”. La preparazione professionale dei militari impiegati ha suscitato ammirazione anche tra le nazioni straniere con cui l’Italia collabora nel continente bianco (America, Australia, Nuova Zelanda, Francia e Korea).
Finora sono stati impiegati 440 militari.