Prosegue la cooperazione internazionale tra Italia e Regno Unito
Al rientro dalla missione NATO di Air Policing in Islanda, che ha visto operare la Task Force Air 32nd Wing per circa due mesi con sei velivoli F-35A, lo scorso 22 luglio tre degli assetti AM si sono rischierati presso la base aerea di Marham (UK) per una attività addestrativa congiunta con la Royal Air Force (RAF).
Dopo aver assolto il compito di “Airborne Surveillance and Interception Capabilities to meet Iceland’s Peacetime Preparedness Needs” (ASIC-IPPN), una componente di piloti e tecnici italiani è stata infatti impiegata in un’attività di cooperazione internazionale volta allo scambio di informazioni e training sull’assetto a decollo breve F-35B (STOVL – Short Takeoff/Vertical Landing) finalizzata all’ottimizzazione dell’interoperabilità tra i velivoli di 4^ e 5^ generazione.
Decollati da Marham, gli F-35A del 32° Stormo hanno svolto una missione di Offensive Counter Air (OCA) unitamente agli F-35B (RAF), F-15C e F-15E della United States Air Force (USAF) in uno scenario aereo moderno e complesso. Diversi infatti sia i sistemi Surface to Air Missiles (SAM), simulati a protezione del Target, che i velivoli con il ruolo di Red Air (oppositore). L’utilizzo dei sistemi data link del velivolo F-35 e le tattiche comuni e condivise, hanno permesso di sfruttare al massimo la 5th Generation interoperability e la 4th e 5th Generation Integration con gli assetti USAF.
Nonostante il breve periodo di permanenza, l’occasione ha permesso ai piloti e ai manutentori di sviluppare il know-how e confrontarsi sull’addestramento e le attività svolte.
In particolare i Comandanti dei due gruppi interessati, il XIII Gruppo del 32° Stormo di Amendola e il 617 Sqn (gruppo operativo che affianca il 207 Sqn Operational Conversion Unit (OCU), deputato alla conversione dei piloti UK destinati alla linea F-35 STOVL), hanno condiviso l’importanza ed il valore aggiunto che tali incontri apportano per la crescita operativa e logistica del loro personale.
Di assoluto rilievo, inoltre, il risultato di una cooperazione tra due paesi, Italia e Regno Unito, in grado di sfruttare ogni possibile attività di integrazione ed interoperabilità tra i propri assetti anche a fronte di un brevissimo periodo di pianificazione, confermando tra l’altro la grande affidabilità del personale e delle rispettive strutture organizzative.
Già in passato un’attività analoga era stata svolta presso il 32° Stormo di Amendola in occasione del rientro degli assetti UK dall’operazione Lightning Dawn. Tali attività sono il risultato operativo di una serie azioni di cooperazione concordate tra gli Stati Maggiori della Royal Air Force e dell’Aeronautica Militare in occasione dei recenti colloqui a livello di Staff, focalizzati sul consolidamento del partenariato operativo e strategico, nonché capacitivo delle due forze aeree europee. La comunanza di Combat Air Capabilities e il deciso impegno nello sviluppo congiunto del velivolo di 6^ generazione Tempest, valorizza ogni occasione di interscambio tra le unità operative dei due Paesi.
(Fonte/Foto Task Force Air 32nd Wing, Magg. Andrea Lanzilli) – 22 luglio