La capacità di raccogliere informazioni dall’aria è stata confermata come una componente essenziale del sistema di sicurezza nazionale.
Con una dimostrazione dell’impiego del velivolo a pilotaggio remoto Orbiter 3B nell’entroterra di Sebenico l’Esercito croato ha riconfermato ancora una volta il massimo livello di prontezza per la prossima stagione di lotta agli incendi boschivi.
Già la campagna dello scorso anno aveva dimostrato l’utilità dell’Orbiter nella raccolta di informazioni dall’alto all’interno del sistema di sicurezza nazionale, capacità utilizzata non solo in campo militare ma anche in ambito civile, portando a un intervento migliore e più rapido. Nella campagna antincendio agevola il monitoraggio delle aree a rischio, la rilevazione precoce degli incendi, la situazione evolutiva degli stessi, nonché la valutazione dei danni nelle aree interessate.
Nella dimostrazione, la trasmissione delle immagini in tempo reale, è stata monitorata a Zagabria dal capo dello Stato maggiore delle forze armate croate, ammiraglio Robert Hranj e da una struttura composta per la gestione delle informazioni in tempo reale, accelerando notevolmente il processo di analisi dei dati raccolti e quindi gli aspetti decisionali.
Acquistato in sei esemplari dall’Esercito croato l’Orbiter 3B è un UAV della israeliana Aeronautics Defense Systems, costituito da una piattaforma di lancio e una logistica di supporto completa. Il velivolo dal peso di circa 20 kg, è realizzato interamente in carbonio composito è alimentato da un motore elettrico dal basso profilo acustico è dotato di una telecamera ottica e a infrarossi e un collegamento dati e sistemi di navigazione (GPS e INS) ha un’autonomia di 150 chilometri e può rimanere in volo per sei ore.
(Fonte MORH Foto MOD / F.Klen) – 03 giugno