Ieri, 14 maggio, il Posto Medico Avanzato (PMA) della Brigata Marina San Marco è stato imbarcato dal porto di Ancona a bordo della nave anfibia San Giusto. Il PMA era stato installato in meno di 72 ore a Jesi dallo scorso 2 aprile presso l’ospedale Carlo Urbani nella lotta al Covid-19.
Le attività svolte in supporto all’Ospedale Carlo Urbani, hanno evidenziato alcune capacità che la Marina Militare e, in questo caso specifico la Brigata Marina San Marco (BMSM) riesce ad esprimere in pochissimo tempo: la proiezione di forze dal mare.
Il posto medico avanzato ha lo scopo di effettuare in Triage per le attività in tema Difesa, quindi per pazienti con ferite di armi da fuoco o problematiche ortopediche ma in questo caso è stato riconfigurato per l’emergenza Covid-19. La particolarità della Brigata Marina San Marco è proprio quella della proiezione dal mare cioè poter dispiegare ovunque ci sia la necessità reparti in grado di poter concorrere alle emergenze nazionali e internazionali. Nave San Giusto svolge prioritariamente il compito assegnato alla Marina, la difesa degli interessi nazionali e la sicurezza sul mare e dal mare per un Paese come l’Italia a preminente connotazione marittima. In questi giorni era presente in Adriatico per attività di tutela della pesca. Ora, con il ripiegamento del Posto Medico Avanzato è stato attuato un addestramento durante una reale attività operativa alla proiezione dal mare e sul mare di reparti della Marina ovunque sia necessario e in questo caso il 1° Reggimento San Marco.
(Fonte e Foto MM Ufficio Stampa) – 14 maggio