(Testo e foto Brigata A. Julia) – Si e’svolta nelle giornate del 19 e 20 febbraio, nel territorio dei comuni di Gemona del Friuli e di Venzone un’importante esercitazione di ricerca e soccorso in ambiente impervio organizzata dal Comando dell’8° reggimento alpini e coordinata dalla Prefettura di Udine nel quadro del “Piano di ricerca delle persone scomparse della provincia di Udine”.
L’esercitazione ha visto la partecipazione di oltre 250 operatori del soccorso appartenenti ai Vigili del fuoco, alla Guardia di Finanza, al Corpo nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico, alla Protezione Civile del Friuli Venezia Giulia, all’Arma dei Carabinieri e alla Guardia Forestale Regionale. Tra i 250 uomini e donne del “sistema di ricerca e soccorso”, per la prima volta in regione, sono compresi: gli Alpini dell’Ottavo, i “Montagnini” del Terzo artiglieria ed i Cavalieri del reggimento “Piemonte Cavalleria”.
Hanno preso parte all’esercitazione anche i velivoli AMX dell’Aeronautica Militare, con compiti di foto rilevamento dell’area di ricerca, e gli elicotteri dell’Aviazione dell’Esercito e della Protezione Civile per il trasporto delle squadre di ricerca nelle aree non raggiungibili dai mezzi ruotati.
La Protezione Civile del Friuli Venezia Giulia ha impiegato nelle attività di ricerca il proprio “Sistema Aeromobile a Pilotaggio Remoto” (SAPR) che ha consentito l’impiego di molteplici sensori per l’acquisizione di dati nel campo del visibile e dell’infrarosso termico.
Determinante la presenza di alcuni assetti peculiari sia da parte dell’Esercito che da parte della Protezione Civile con il Soccorso Alpino e Speleologico, il primo infatti ha schierato con il 3° artiglieria terrestre ( da Montagna) tre sistemi per la sorveglianza del campo di battaglia, tra questi, oltre ai gia’ utilizzati SAO e Radar Ranger, per la prima volta vede schierato il sistema LYNX, una camera termica di nuova aquisizione capace di individuare l’immagine termica di una persona in un bosco ad oltre 8 km , mentre Il Soccorso Alpino e Speleologico ha inviato il suoi team di specialisti lungo la forra del torrente Venzonassa coadiuvato nella ricerca dai “cani molecolari” in grado di seguire le tracce di odore dei dispersi per chilometri.
Merita una menzione speciale la partecipazione all’esercitazione dell’associazione “Progetto Autismo FVG” che ha reso disponibili le proprie strutture ed il proprio personale per la formazione degli operatori di soccorso per quanto attiene alle metodologie di ricerca di persona affetta da autismo. Lo scenario dell’esercitazione, infatti, prevede che, da parte della Prefettura di Udine, sia attivato il piano di ricerca delle persone scomparse a seguito della denuncia di allontanamento dalla propria abitazione, a Venzone, di un ragazzo diciassettenne affetto da autismo.
Per favorire l’integrazione e la conoscenza reciproca, è stato deciso, in sede di riunione di coordinamento, di costituire squadre miste di ricerca, condividendo strumenti e apparati, nell’ottica di rendere il “sistema dei soccorsi” il più performante possibile.
A seguito dell’attivazione del piano da parte della Prefettura, il Comando provinciale dei Vigili del Fuoco renderà operativa, all’interno della Caserma “FERUGLIO” di Venzone, sede dell’8° reggimento alpini, la propria Unità di crisi locale (UCL), assetto chiave per mettere in contatto e coordinare sul terreno tutti gli assetti e le squadre impegnate nelle operazioni di ricerca. Il dispositivo sarà inoltre integrato dai sistemi di comando e controllo (radio e filo) resi disponibili dall’8° reggimento alpini e dalla Protezione Civile del FVG.
Le prime fasi della ricerca hanno visto il sorvolo di due velivoli AMX dell’Aeronautica Militare che, attraverso il pod fotografico Rafael Reccelite da ricognizione, hanno mappato l’area. In coordinamento con i Vigili del Fuoco, una volta ottenute le informazioni topografiche, sono stati assegnati i settori di ricerca a ciascuna squadra soccorso.
Lo scenario dell’esercitazione prevede che il ragazzo scomparso, il cui ruolo sarà “giocato” da quattro Alpini appositamente formati dagli specialisti di “Progetto Autismo FVG”, possa essere trovato in diverse situazioni e condizioni psicofisiche: indenne, lievemente ferito, impossibilitato a muoversi o caduto in una forra.
L’atto conclusivo dell’esercitazione “Tagliamento I” si e’ svolto in località Sella Sant’Agnese, nel territorio comunale di Gemona del Friuli, qui grazie alla speciale collaborazione con “Progetto Autismo FVG” si e’ svolta una dimostrazione “reale” di soccorso, dove gli operatori sono stati impegnati nella fase conclusiva, che è quella più delicata, delle attività di ricerca di una persona affetta da autismo. Alla dimostrazione sul terreno hanno preso parte, oltre agli operatori di soccorso, anche personale specializzato nella gestione e nella valutazione delle condizioni psicofisiche dei soggetti affetti da autismo.
Numerosa la partecipazione delle locali Autorita’ civili e militari tra le quali il dott. Giovanni Maria Leo a rappresentare il Prefetto di Udine, l’Assesore Regionale alle Autonomie Locali Pierpaolo Roberti, il Comandante della Brigata Alpina JULIA Generale Alberto Vezzoli, il Comandante della Legione Carabinieri FVG Antonio Frassinetto, il Sindaco di Gemona Paolo Urbani e il Sindaco di Villa Santina Domenico Giatti.
Nella seconda parte della giornata conclusiva, tutti gli operatori di soccorso hanno partecipato all’After Action Review presso la Caserma “FERUGLIO” i cui esiti, anche nell’ottica di un eventuale aggiornamento del “Piano di ricerca delle persona scomparse”, saranno successivamente presentati al Prefetto di Udine dal Comandante dell’8° reggimento alpini.