L’aviosuperficie AVRO della Fondazione Lualdi, in quel che fu un vasto complesso di piste e piazzole di decentramento durante la seconda guerra mondiale, ha visto il rischieramento di 8 elicotteri: un HH-139B dell’83° Gruppo C-SAR del 15° Stormo di Cervia, un TH‐500 della Squadriglia Collegamenti di Milano Linate dell’ AM un AW.169 della Sezione Aerea della Guardia di Finanza di Bolzano, un AW.169 della Sezione Aerea della Guardia di Finanza di Varese, un UH-139E del Reparto Volo della Polizia di Stato di Venezia, un UH-139 del Raggruppamento Aeromobili Carabinieri di Pratica di Mare, un UH-90 ETT del 5° Rigel AVES di Casarsa ed un H-145 di Elifriulia, in servizio per l’Elisoccorso Regionale del Friuli Venezia Giulia.
In situazioni d’emergenza la conoscenza di mezzi e procedure condivise è un aspetto indispensabile per assicurare rapidità, efficacia e sicurezza, tenendo sempre ben presente il fine ultimo dell’addestramento di equipaggi e soccorritori: essere sempre pronti a salvaguardare la vita umana, ovunque essa sia in pericolo.
Il CNSAS-FVG ha partecipato con un centinaio di operatori altamente specializzati ad agire in ambiente montano. Essi, unitamente ad altre squadre di ricerca fornite dall’ Esercito Italiano e dal S.A.G.F. (Soccorso Alpino della Guardia di Finanza), si sono addestreati ad effettuare un’ampia gamma di operazioni tra le quali l’imbarco e lo sbarco di personale, anche con barelle, la discesa e la risalita con verricello.
Le attività delle squadre di ricerca e le missioni degli elicotteri si sono sviluppate dalla tarda mattinata, prima con la familiarizzazione a terra degli operatori con i diversi assetti aerei e successivamente con gli imbarchi e gli sbarchi nelle aree individuate tra i rilievi delle Alpi Carniche a nord di Gemona e di Tolmezzo.