Si è conclusa oggi, per le Truppe Alpine dell’Esercito, un’intensa settimana addestrativa dedicata all’integrazione delle capacità CBRN con i diversi assetti dei Paesi Alleati operanti sul fianco sud-est dell’Alleanza Atlantica.
Il contingente italiano impiegato nell’Operazione enhanced Vigilance Activity (eVA) in Ungheria ha partecipato all’esercitazione Purple Crystal.
L’evento addestrativo ha visto protagonisti gli Alpini della Brigata Alpina Julia che, congiuntamente alla Military Police croata e a una compagnia del 102° reggimento CBRN ungherese, hanno condotto per la prima volta attività di contrasto a minacce di tipo CBRN in uno scenario warfighiting ad alta intensità.
In particolare, è stato simulato il rilascio di una nube chimica tossica che ha colpito una pattuglia composta da un plotone dell’8° Reggimento Alpini e 3 nuclei della Military Police croata impegnata in una attività di ricognizione all’interno dell’area addestrativa di Veszprem-Varpalota.
A seguito dell’evento è stato chiesto l’intervento della compagnia ungherese, specializzata in attività di contrasto alla minaccia CBRN che, dopo aver individuato le zone contaminate, ha scortato la pattuglia fino ad una area sicura in cui è stata allestita una “decon line” (striscia di decontaminazione operativa sul terreno). La decon line è un percorso creato per la bonifica del personale, dei mezzi e dell’equipaggiamento esposto alla minaccia CBRN.
L’attività, inserita nell’ambito delle collaborazioni internazionali di settore, ha consentito di incrementare e uniformare le procedure delle diverse unità impegnate, consolidando le capacità tecnico-specialistiche, mediante la simulazione di scenari operativi moderni e complessi, aderenti alle possibili minacce CBRN (chimica, batteriologica, radiologica, nucleare).
Fonte e Foto: SMD