Il contingente italiano, su base Truppe alpine dell’Esercito, ha condotto nell’ambito dell’Operazione “Baltic Guardian” – eFP Lettonia, una serie di attività addestrative, tese ad incrementare le capacità di tiro dinamico e a bordo di mezzi. Questi ultimi sono stati effettuati con armi di reparto, installate sui supporti dei VTLM LINCE, che insieme ai BV 206/S7 garantiscono la mobilità e la sicurezza delle Unità di fanteria alpina in terreni di difficile percorrenza.
Sessioni di addestramento al tiro dinamico con armi portatili hanno riguardato invece altri assetti del Contingente Italiano. L’utilizzo di poligoni all’aperto e di ambienti compartimentati contestualizzati per il Close Quarter Battle (CQB), hanno consentito di testare scenari e tattiche di complessità sempre più elevata, esaltando il livello di reattività del singolo militare e dei team coinvolti, all’ ingaggio, anche con la tecnica del tiro discriminato, di obiettivi a corte distanze con arma lunga ed arma corta.
La professionalità e le capacità espresse dalle minori Unità italiane presenti in Teatro e tratte della Brigata Alpina Taurinense sono state apprezzate dei rappresentanti della Framework Nation (Canada), coordinatori delle attività in titolo.
Lo sviluppo e l’incremento di tali di abilità è fondamentale per consolidare lo stato di prontezza delle forze, sviluppandone l’interoperabilità all’interno del Battle Group, a connotazione multinazionale, dell’ Enhanced Forward Presence (eFP Lettonia), in funzione della condotta di attività dinamiche in un contesto NATO.
(Fonte e Foto SMD) – 31 gennaio ’22