Con la consegna degli attestati individuali si è concluso nelle settimane scorse il Corso Avanzato di Alpinismo organizzato e condotto dalla Brigata alpina “JULIA” in favore del proprio personale.
Il corso, articolato su quattro settimane, ha visto 21 alpini appartenenti a tutti i reggimenti della Brigata cimentarsi nel perfezionamento delle tecniche alpinistiche, sia su roccia sia in ghiacciaio.
L’addestramento, svolto sotto la supervisione di istruttori altamente qualificati e nel pieno rispetto delle disposizioni in materia di contenimento dell’emergenza epidemiologica da COVID – 19, ha visto gli alpini dell’Esercito impegnati sia in Veneto sia in Friuli Venezia Giulia.
Sulle Dolomiti venete gli alpini hanno messo a punto le proprie capacità di movimento e sopravvivenza in ambiente artico mentre sulle falesie della Val Rosandra hanno affinato e incrementato le proprie doti di scalatori.
Durante l’attività, gli allievi hanno approfondito il livello tecnico già raggiunto con il Corso Basico di Alpinismo imparando i movimenti da primo di cordata, inoltre hanno appreso nuove manovre di autosoccorso quali le varie tipologie di paranchi ed hanno imparato ad utilizzare manovre avanzate quali la diminuzione dell’angolo di attrito e l’allestimento della corda doppia.
Al termine delle tre settimane della fase roccia, gli allievi sono in grado di percorrere ed attrezzare le vie di alpinismo, punto di arrivo per poter partecipare alle selezioni per diventare Istruttori di alpinismo.
L’addestramento in montagna rappresenta per le Truppe Alpine dell’Esercito una delle fasi principali della formazione specialistica del proprio personale.
Le specifiche capacità che vengono acquisite risultano essere infatti fondamentali non solo nell’ambito delle numerose operazioni internazionali in cui opera l’Esercito, ma anche in Patria qualora chiamati ad intervenire con assetti specialistici a supporto della popolazione civile colpita da pubbliche calamità.
(Fonte e Foto) COMALP) – 13 luglio