Importante addestramento a tema anfibio che ha coinvolto in totale circa 1000 partecipanti
Operazioni di tipo Commando con raid ad elevata intensità e velocità di esecuzione, Ship to Shore Movement (STSM) in ambiente littoral e riverine con mezzi di superficie e aerei, manovre di movimento di gruppi tattici della Fanteria di Marina a terra, manovre di avvicinamento all’Amphibious Oblective Area (AOA) della formazione navale, operazioni di RAS (Replenishment at Sea) tra Unità Navali, fuoco simulato di supporto “amico” da navi ed aerei da terra, procedure integrate di difesa da attacchi aerei “nemici”, evento di Combat Recovery di personale isolato in territorio ostile…
Queste sono una parte delle attività condotte dalla Squadra Navale con l’Amphibious Task Force 621 (ATF 621) in opera per 15 giorni consecutivi nel mar Tirreno meridionale e il canale di Sardegna per il mantenimento della capacità di proiezione di forze e potenza dal mare.
La PHIBEX 21-1 è un’esercitazione pianificata e condotta dalla Squadra Navale con la partecipazione dello Standing NATO Maritime Group 2, composto per l’occasione dalla fregata spagnola Mendez Nunez (flaghip della SNMG2) e dalla fregata turca Kemalreis.
In totale 1000 marinai tra uomini e donne, 1 nave da assalto anfibio, nave San Giusto flagship del gruppo navale e sede del Commander of the Amphibious Task Force (CATF) e del Commander of the Landing Force (CLF), una nave di supporto logistico, nave Stromboli, 3 unità di scorta, la fregata multiruolo Marceglia e le già citate Mendez Nunez e Kemalreis, la Landing Force costituita da un Battaglione di Assalto della Brigata Marina San Marco, 5 elicotteri imbarcati di cui 2 in versione eliassalto per la proiezione di truppe a terra: in altri termini un unicum expeditionary di più componenti che hanno operato in maniera integrata, sinergica e flessibile e in grado di muoversi ed operare dal mare per proiettare forze, supporto tecnico-logistico e sanitario e capacità di Comando e Controllo.
L’esercitazione PHIBEX 21-1 ha costituito una e preziosa e opportunità per garantire la prontezza e l’efficacia degli assetti della Marina Militare e la loro integrazione nei dispositivi internazionali.
(Fonte e Foto MMI, Autore Aessandro Santese) – 29 aprile