Si è conclusa in Iraq l’esercitazione “DAR” che ha visto operare fianco a fianco l’Airmobile Task Group “Griffon” italiano con la Task Force “Gambler” statunitense.
È stata testata la capacità di reagire tempestivamente per il recupero di un elicottero atterrato forzatamente in territorio ostile. DAR è infatti l’acronimo inglese di “Downed aircraft recovery”.
Nel corso dell’attività è stato simulato un atterraggio di emergenza di un UH-90 italiano a causa di un’avaria tale da non consentire la prosecuzione del volo. L’esercitazione prevedeva, quindi, l’invio di un plotone di reazione rapida della “Gambler”, aviotrasportato con elicotteri CH-47 e UH-60, per assicurare la difesa dell’area e di un team di tecnici dell’Aviazione dell’Esercito incaricati di rimettere in efficienza il velivolo in avaria per consentirne il volo fino al rientro in base.
“È molto importante mettere a punto le procedure di interoperabilità che, in operazioni come “Inherent resolve”, non interessano solo armi e specialità differenti, ma anche soldati di diverse nazionalità”, ha commentato il Comandante della “Griffon” che ha coordinato l’esercitazione sul terreno dopo la complessa fase di pianificazione. “Con i colleghi degli Stati Uniti con i quali ci siamo addestrati oggi esiste uno splendido rapporto di collaborazione con elevatissimi livelli di intesa.
(Fonte e Foto SMD) – 04 febbraio