5 Torri 2017
Luglio 2017. Nella suggestiva cornice delle Dolomiti ampezzane, patrimonio dell’UNESCO e museo a cielo aperto della prima guerra mondiale si è svolta l’esercitazione “5 Torri 2017”, importante appuntamento addestrativo a livello internazionale. Questa è il naturale coronamento dei corsi di addestramento alpinistico e dei corsi formativi delle squadre di soccorso che hanno visto impegnati 250 allievi del Centro di Addestramento Alpino delle Brigate Julia e Taurinense e del Reparto Comando e supporti tattici Tridentina.
L’esercitazione è stata strutturata su due fasi distinte, intervallate da una rievocazione storica della Grande guerra. La prima fase tecnico-alpinistica si è sviluppata sulle pareti est delle 5 Torri a cui ha fatto seguito la fase tecnico-tattica sui falsopiani del versante ovest.
Sulle verticali e le guglie di questa fantastica palestra naturale, si sono esercitate numerose cordate di altre Forze Armate e Corpi Armati dello Stato che possiedono elevate professionalità in quest’ambito. Quest’anno ha visto presenti la Marina Militare con una cordata del Gruppo Operativo Incursori di La Spezia, una cordata del Centro Addestramento Alpinio dei Carabinieri di Selva di Val Gardena ed una cordata del Soccorso alpino della Guardia di Finanza della Stazione di Passo Rolle. Per l’Esercito, a fianco degli Alpini, sono state impegnate in attività di arrampicata cordate del 185° Reggimento Acquisizione Obiettivi e del 9° Reggimento Paracadutisti d’assalto “Col Moschin”.
L’addestramento svolto in un ambiente duro come in montagna suscita sempre maggiore interesse da parte delle altre componenti delle FA e degli eserciti stranieri e proprio per favorire lo scambio ed il confronto sulle tecniche e sui materiali in alta montagna sono state utilizzate sulle vie alpinistiche a fianco degli Alpini, cordate di militari stranieri, oppure presenti in qualità di osservatori, di 15 Paesi alleati ed amici, tra i quali anche Bosnia, Pakistan, Oman, Tunisia.
Sulle numerose vie, Columbus, Finlandia, Raponzole, Fessura Dimai, Pompanin Lusy, Nuova, Nuova 2 delle torri Grande, Inglese, Quarta alta, Quarta bassa, Lusy, Barancio, Romana, le cordate di Austria, Argentina, Spagna, Macedonia, Slovenia, Germania, Bulgaria, Romania, Svizzera, Cile ed Italia hanno impegnato e dimostrato le diverse tecniche di arrampicata, recupero, trasferimento materiali, calate e discese, superando difficoltà fino al 12° grado.
In montagna l’attenzione alla sicurezza è un elemento prioritario ed il Centro Addestramento Alpino cura costantemente l’addestramento e l’aggiornamento alle più moderne tecniche di soccorso organizzato in ambiente montano, tecniche che possono essere immediatamente impiegate ovunque sul territorio nazionale in tutte le situazioni di emergenza a favore della popolazione civile. Una squadra di soccorso è stata sbarcata, in una zona impervia e difficilmente accessibile, con la tecnica del Fast Rope da parte di un ICH-47 F; così l’utilizzo di strumenti e procedure militari permette alle squadre di soccorso di operare in località isolate e in ambiente notturno per fronteggiare anche le emergenze civili.
La parte tattica dell’esercitazione ha sviluppato un’attività dimostrativa con lo scopo di mettere in luce le capacità delle Unità delle Truppe Alpine di vivere, muovere, combattere in ambiente montano con particolari situazioni di impiego tattico-operativo, acquisire posizioni chiave idonee alla manovra, alla sorpresa ed impegnare i propri assetti coordinandoli con quelli avuti in rinforzo e con elementi stranieri. Quindi l’esecuzione di un’operazione complessa in ambiente “Mountain Warfare” con la stretta collaborazione con le Forze per Operazioni Speciali, il supporto di un Task Group Aviation a guida 4° Reggimento Altair, rinforzato da unICH-47F del 1° Reggimento Antares ed un AW.139 del 15° Stormo della AM, unittà cinofile e contraeree. L’attività era basata sulla cattura di un elemento ostile di alta valenza in ambiente potenzialmente ostile. A garantire la sicurezza dell’area è stata chiamata una coppia di Tornado dell’AM, in collegamento con il nucleo TACP (Tactical Air Control Party) anche tramite il sistema ROVER per la trasmissione delle immagini rilevate dalle telecamere dei velivoli e pronta ad intervenire in caso di necessità, mentre tra i Massi si schierava il nucleo SAOV (Sorveglianza Acquisizione Obiettivi Visivi) ed una postazione antiaerea Stinger. Per raggiungere posizioni idonee sono state utilizzate un insieme di tecniche di Mountain Warfare quali il “jumar”, la “ferrata” e la discesa in “corda doppia”, l’utilizzo della teleferica speditiva, come pure infiltrazioni tattiche di un nucleo di Tiratori scelti del 4° Reggimento Alpini paracadutisti “Ranger” attraverso la tecnica del “rappeling”, ovvero la discesa contemporanea in sospensione dalla carlinga di un AB-205 su zone impervie e di limitate dimensioni.
Sul lato sud è stato schierato un mortaio da 120 mm e la relativa squadra di tiro elitrasportati da un AB-205 del 4° Altair e da un AW.139 del 15° Stormo mentre un ICH-47F dell’Antares ha infiltrato un plotone di fucilieri del 7° Reggimento alpini con la tecnica del “fast rope”, dando modo così ad un rapido schieramento verso l’obiettivo dove si presume fosse nascosto il soggetto ostile, coadiuvati in questa fase da una coppia di militari dell’Esercito della Bosnia Erzegovina e da un binomio cinofilo del tipo “patrol dog”.
Dopo la cattura la squadra Ranger ha provveduto all’ esfiltrazione rapida utilizzando la tecnica FRIES (Fast Rope Insertion Extraction System) o “Grappolo” ovvero l’impiego di un canapone dotato di anelli alle sue estremità inferiori che permettono l’aggancio ed il recupero simultaneo di tutto il personale. Atto conclusivo dell’esercitazione è stata la distruzione figurata del nascondiglio del soggetto catturato mediante l’illuminazione laser dell’obiettivo con lo “sgancio” simulato di un ordigno a guida laser da parte dei due Tornado.
Il passaggio delle Frecce Tricolori in formazione di nove e fumata tricolore ha infine salutato tutti i presenti tra cui centinaia di turisti ed escursionisti per lo più stranieri affascinati dall’insolito spettacolo a cui hanno fatto seguito i discorsi dellle massime Autorità presenti tra cui il Ministro della Difesa, Sen.ce Pinotti ed il Capo di SM della Difesa, Gen. Graziano.