Per Mare, Per Terram
A Capo Teulada con la Brigata Marina San Marco per la Mare Aperto 23-01
Alla prima fase del grande appuntamento esercitativo annuale della Marina Militare ”Mare Aperto 23-01”, l’amico e direttore di AvioHub, Luca Ocretti ha avuto l’opportunità di seguire alcune importanti attività della componente Navale, Aeronavale e della Brigata Marina San Marco, realizzando due interessanti reportage, il primo sul suo periodico Avio Hub “ A bordo di Nave Cavour per l’esercitazione Mare Aperto 23-01” e questo che siamo davvero lieti di pubblicare.
Mare Aperto 23-01
L’esercitazione a connotazione marittima e multi dominio Mare Aperto 23-1, parte del principale ciclo addestrativo avanzato della Marina Militare, organizzato e condotto dal Comando in Capo della Squadra Navale, ha visto impegnate forze e personale di 23 nazioni (13 NATO e 10 Partner, rappresentative di 5 continenti), 41 unità navali tra navi e sommergibili, oltre ad aerei ed elicotteri dell’Aviazione Navale, reparti anfibi della Brigata Marina San Marco, incursori e subacquei del COMSUBIN, mezzi navali e aeromobili del Corpo delle Capitanerie di Porto, con l’aggiunta di mezzi e personale di Esercito, Aeronautica, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza.
Presenti anche team specialistici per le contromisure mine e una batteria di artiglieria ad alta mobilità per la manovra anfibia (High Mobility Artillery Rocket System – HIMARS).
In totale circa 6000 militari coinvolti unitamente a personale civile proveniente da diversi istituti universitari e centri di ricerca.
Il valore addestrativo della Mare Aperto, basato sul confronto con un contesto d’impiego multidimensionale, è estremamente sfidante e caratterizzato da un rapido e crescente incalzare di eventi di varia natura, impiegando l’intera flotta in uno scenario simulato, ispirato al massimo realismo.
Le Forze della Squadra Navale, che si sono esercitate fino al 6 maggio insieme a quelle dell’Alleanza Atlantica e di altre Marine partner, hanno operato negli spazi marittimi compresi tra il Mar Adriatico, lo Ionio, il Tirreno, lo Stretto di Sicilia e il Mar di Sardegna, includendo sia l’alto mare e le zone costiere che le porzioni di territorio circostante e i relativi spazi aerei sovrastanti.
A bordo delle unità della Squadra Navale anche oltre 70 universitari, tra studenti e docenti accompagnatori, pienamente integrati all’interno degli staff imbarcati, in funzione del loro percorso di studi. Il coinvolgimento degli studenti è espressione della tradizione che vede la Marina Militare promotrice del progresso di una cultura della difesa e della marittimità che fa della formazione universitaria elemento strategico nel panorama nazionale.
Hanno preso parte all’esercitazione anche i rappresentanti del Corpo delle Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana, del Ce.S.I. (Centro Studi Internazionali), del Centro di Geopolitica e Strategia Marittima (CESMAR), di Confitarma, dell’Assarmatori.
“Per Mare, Per Terram”- a Capo Teulada con la Brigata Marina San Marco
In continuità con le precedenti edizioni, anche in questa Mare Aperto si è consolidata la partecipazione di operatori e assetti della Brigata “Pozzuolo del Friuli” dell’Esercito Italiano (AAV7 e Blindo Centauro) che, con la Brigata Marina San Marco, costituisce la Capacità Nazionale di Proiezione dal Mare (CNPM).
Proprio con il personale della Brigata Marina San Marco abbiamo avuto l’occasione di seguire diverse attività esercitative a terra, a Capo Teulada, sbarcando direttamente da Nave San Giusto, una LPD (Landing Platform Dock), unità da trasporto anfibio dotata di un bacino allagabile, designata per sbarcare truppe di assalto anfibio in operazioni di proiezione di potenza dal mare.
La configurazione di uomini e mezzi trasportabili varia a seconda della tipologia di missione, e comprende personale, veicoli corazzati leggeri (VCC-1 e/o LVTP-7), motozzattere per assalto in spiaggia (MEN) capaci di caricare in bacino e spiaggiare 2 mezzi corazzati alla volta ciascuna, 3 motoscafi veloci d’assalto a propulsione idrogetto (MDN), 170 ton. di equipaggiamenti speciali di fuoco ed infine 3 elicotteri tipo EH-101 o SH-90 sul ponte di volo.
Queste elevate capacità di trasporto rendono l’unità anche molto versatile per operazioni di assistenza umanitaria, protezione civile, intervento in caso di calamità naturali nelle quali è stata più volte impiegata, come nel caso di nave San Marco in occasione del sisma che ha colpito a febbraio di quest’anno la Turchia e la Siria.
Gli ampi spazi e le capacità di alloggio ne consentono inoltre l’impiego come Nave Scuola per gli Allievi ufficiali dell’Accademia o delle Scuole Sottufficiali. A tale scopo è stata dotata di attrezzature didattiche e specialistiche ad-hoc.
Inoltre un sistema integrato di Comando, Controllo e Comunicazioni comprensivo anche di comunicazioni satellitari e di reti informatiche di distribuzione delle informazioni, rende nave San Giusto idonea quale sede di Comando per operazioni navali e/o anfibie condotte da staff multinazionali ed interforze.
Come dicevamo, una delle caratteristiche peculiari di Nave San Giusto è la presenza di un bacino allagabile, utilizzabile per lo sbarco di mezzi anfibi e mezzi navali minori, in operazioni di soccorso e di in operazioni di proiezione di potenza dal mare.
La Capacità Nazionale di Proiezione dal Mare (CNPM) consente allo Strumento Militare nazionale di poter condurre operazioni che prevedano l’inserimento in ambiente ostile, incerto o permissivo di una Forza da Sbarco (Landing Force), quale componente avanzata di una aliquota maggiore di forze, anche dal mare, che debba assolvere una missione predeterminata.
Tale “Landing Force” può operare secondo il concetto del “seabasing” (rapido schieramento e impiego di una Task Force interforze dal mare, continuando ad assicurare il supporto, il sostegno e la protezione degli assetti impegnati, in assenza di basi terrestri nella nell’area di intervento) in un contesto multinazionale o di coalizione.
Il cuore di questo tipo di attività militari è costituito da una “Landing Force” basata sul reggimento “Serenissima” dell’Esercito e Brigata “San Marco” della Marina Militare.
L’Operazione anfibia è caratterizzata dallo stretto legame tra la componente marittima e quella terrestre, si tratta di un’operazione complessa che richiede un elevato grado d’integrazione, poiché la componente marittima deve essere in grado di fornire il supporto alla parte terrestre non solo in termini logistici, ma anche su tutte le funzioni operative.
La Forza anfibia è infatti l’insieme di una forza navale e di una forza da sbarco, integrate con le necessarie forze di supporto che sono addestrate, organizzate ed equipaggiate per un’operazione anfibia.
La Forza da Sbarco è l’organizzazione d’impiego di unità in grado di condurre operazioni terrestri, integrata da unità aeree e/o navali di superficie che sono assegnate al Comandante della Forza da Sbarco per condurre un’operazione anfibia.
Il Comando Brigata “Pozzuolo del Friuli” e le unità dell’Esercito costituenti il pacchetto capacitivo CNPM, a seguito dell’esperienza maturata in occasione delle numerose attività addestrative condotte (esercitazioni congiunte con la Marina Militare come la “Mare Aperto” oppure di Forza Armata come la “Delta” etc.), supportano il processo delle lezioni apprese finalizzato a migliorare ed adattare la capacità specialistica della Brigata nell’ambito delle Operazioni anfibie.
La Brigata Marina San Marco
La Brigata Marina San Marco di oggi, composta da circa 2600 uomini e donne, comprende, sotto un unico Comando, le funzioni di proiezione di forza dal mare, di supporto alle Unità Navali in operazioni di interdizione marittima ed antipirateria e di difesa delle installazioni nazionali. Il reparto d’élite è articolato su un Comando Brigata retto da un Ufficiale Ammiraglio, tre Reggimenti, il Battaglione Scuole, il Gruppo Mezzi da Sbarco ed il Quartier Generale. Brindisi è la sede principale della Brigata Marina San Marco dal 1971 ma ha unità distaccate su tutto il territorio nazionale nelle basi della Marina Militare.
La Brigata Marina San Marco comprende le funzioni di proiezione di forza dal mare, di supporto alle Unità Navali in operazioni di interdizione marittima ed antipirateria e di difesa delle installazioni nazionali. Sono dipendenti dalla Brigata San Marco:
Il 1° Reggimento “San Marco”, è l’erede storico della Fanteria di Marina, custodisce le tradizioni più gloriose legate al nome di San Marco ed è il tenutario della Bandiera di Guerra dell’allora Battaglione San Marco oltre che la Bandiera Colonnella. È l’Unità preposta a condurre tutto lo spettro delle operazioni anfibie, riverine e terrestri. Si compone di tre Battaglioni, d’Assalto (il Grado ed il Venezia) e uno di Supporto Logistico al Combattimento (Golametto). A questi si aggiungono una Compagnia di Nuotatori Paracadutisti, deputata a svolgere le operazioni di ricognizione avanzata prima delle operazioni di sbarco ed il controllo degli assetti di supporto di fuoco, la Compagnia Comunicazioni, il Plotone Guastatori-EOD, il Plotone Field Human Team e lo staff del Comandante.
Il 2° Reggimento San Marco fornisce team di personale altamente specializzato per il controllo del traffico mercantile garantendo la sicurezza marittima e della navigazione, in quelle operazioni che in gergo si chiamano Maritime Interdiction Operations ed in difesa degli interessi nazionali.
Il 3°Reggimento San Marco fornisce personale in supporto alla difesa delle basi militari, arricchito da nuclei cinofili, oltre che una Compagnia di rappresentanza presso le alte istituzioni dello Stato chiamata “Compagnia Onori” alla quale appartiene il plotone “silent drill” caratterizzato da eccellenti capacità di maneggio del fucile in dotazione.
Il Battaglione Scuole Caorle eroga corsi per la Brigata (di abilitazione e specialistici come corso RECON e tiratore scelto), per la Marina italiana (es. Force Protection, Immissioni in teatro operativo e Medicina da Combattimento) e per altre Forze Armate italiane e straniere è composto da uno staff di istruttori altamente qualificato, alcuni dei quali specializzati presso lo US Marine Corps, avente il delicato incarico di “forgiare i giovani leoni” da cui il motto “Fucina Leonis”.
Il Gruppo Mezzi da Sbarco assicura il movimento nave-terra per il 1°Reggimento con l’impiego di mezzi di superficie in grado di proiettare uomini e mezzi tattici e logistici , nonché con i conduttori di battelli veloci supporta i teams del 2° Reggimento nelle attività di boarding su naviglio da ispezionare. La Brigata si avvale del supporto di 3 unità anfibie tipo LPD (Nave San Giorgio, San Marco e San Giusto).
Il livello di specializzazione che il Fuciliere di Marina può raggiungere è molto elevato. Dopo i primi anni da assaltatore, ciascun Fuciliere ha la possibilità di frequentare corsi in Italia o all’estero, per consentire al Reparto di mantenere tutte le capacità di cui necessita.
Si può quindi diventare RECON/UDT (Ricognitori–Under Water Demolition Team), EOD (Explosive Ordinance Disposal), mortaisti, missilisti, osservatori del fuoco aereo, navale e di artiglieria (OFS/JTAC), Padroni di mezzi da sbarco, Sniper, rocciatori, sommozzatori, paracadutisti, specializzati assaltatori navali opposed, CBRN (chimico batteriologico radiologico e nucleare), addetti alle comunicazioni/trasmissioni tattiche, o uomini del Plotone Silent Drill.
La Brigata è impegnata costantemente ed attivamente in operazioni sul territorio nazionale, assicurando il supporto all’Operazione Strade Sicure e garantendo team ed assetti in Pronto impiego per emergenze di vario tipo tra cui calamità. Opera anche in numerosi teatri esteri ed ininterrottamente assicura i team del 2°Reggimento a bordo delle Unità dislocate in mare.