L’ultimo appuntamento con le attività di approntamento per l’impiego in operazione fuori area per gli oltre 200 alpini della Julia si è svolto tra il 5 e il 7 dicembre sul ghiaioso e pianeggiante poligono del Cellina Meduna (Pordenone) con l’esercitazione “Val Tagliamento 2022”.
Organizzata e condotta sempre dall’8° Reggimento Alpini di Venzone nell’ottica combined arms, con lo scopo di integrare le capacità delle forze di fanteria leggera alpina con unità di artiglieria e cavalleria all’interno di uno scenario warfigthing ad alta intensità, ha visto la partecipazione del Reggimento Piemonte Cavalleria (2°) con un plotone equipaggiato da blindo Centauro B1 e dal 3° Reggimento artiglieria terrestre (da montagna) con una sezione di obici FH-70 da 155 e mortai TR-F1 da 120.
Anche in questo caso il complesso minore pluriarma su base 8° Reggimento ha visto condurre un’attività tattica offensiva, articolata su più fasi, volta alla neutralizzazione delle unità nemiche. La fase Find, è consistita nella ricerca ed esplorazione delle postazioni nemiche attraverso l’utilizzo di un nucleo tiratori scelti. Nella fase Fix è stato fondamentale l’impiego della sezione di artiglieria e del plotone mortai pesanti, per creare le condizioni necessarie per condurre la terza fase Strike la più complessa e tecnica. Le unità sul terreno sono intervenute inizialmente con un fuoco di soppressione, da parte delle blindo Centauro, e successivamente è avvenuta l’inserzione motorizzata, a bordo dei VTLM Lince e dei BV 206-S7, delle unità di fanteria che hanno provveduto alla bonifica delle postazioni nemiche e al consolidamento della posizione ottenuta con la fase Exploit.
Durante le concitate fasi dell’attacco, sono state testate le capacità di risposta a una minaccia CBRN simulando l’impiego da parte delle unità nemiche di aggressivi chimici sulla zona schieramento mortai, quando, ricevuto l’allarme, il personale ha tempestivamente indossato l’indumento protettivo (IPE) e la maschera NBC M90 riuscendo così a mantenere inalterata la propria efficienza operativa ed a garantire il supporto di fuoco alle unità sul terreno.
Al termine delle attività il generale di CA Ignazio Gamba, comandante delle Truppe Alpine – e già comandante della Brigata Alpina Julia – che ne ha seguito l’intero svolgimento, rilevando gli ottimi risultati raggiunti ha sottolineato come l’interoperabilità e l’addestramento siano un connubio indissolubile per essere all’altezza dei tempi e per affrontare, con successo, il prossimo impiego operativo multinazionale e con esso le sfide future