Neo Alpini per la Brigata “Julia”

Alla Caserma “Salsa” di Belluno, ha avuto luogo la cerimonia conclusiva del MITALP (Modulo Integrativo Truppe Alpine) che ha visto circa 100 militari, provenienti dai Reparti della “Julia”, impiegati in sei settimane di addestramento di specialità, organizzato e condotto dal personale qualificato del 5°, 7° ed 8° Reggimento alpini.

Alla cerimonia ha presenziato il Comandante della Brigata Alpina “Julia”, Generale Fabio Majoli, che nel suo intervento ha sottolineato l’importanza dell’ingresso dei giovani militari nella grande famiglia degli Alpini, evidenziando la fama delle nostre montagne definendole “simbolo del sacrificio dei nostri antenati”.

L’addestramento di specialità per gli aspiranti alpini viene strutturato in due fasi: modulo tattico e modulo tecnico. Il primo, che si pone come obiettivo quello di insegnare ai militari a vivere, muovere e combattere in montagna, consiste in una serie di attività condotte in ambiente alpino, quali lo stazionamento diurno e notturno, addestramento al tiro mediante l’utilizzo di armi individuali, tecniche di mascheramento e mimetizzazione, movimento in ambiente montano e tecniche di sopravvivenza.

Al termine della prima fase tattica, le aspiranti penne nere prendono parte all’addestramento sciistico di massa, che mira a far acquisire ai militari le capacità fondamentali per muoversi in sicurezza su terreni innevati. In questa fase, vengono condotte progressioni su pista e fuoripista con sci e racchette da neve, esercizi teorico-pratici inerenti le tecniche basilari di autosoccorso, che forniscono al militare le competenze necessarie per effettuare delle azioni di recupero in caso di valanghe.

Il mantenimento delle capacità proprie della specialità, è una prerogativa di fondamentale importanza per le truppe alpine dell’Esercito. Ciò assume una valenza reale e sostanziale quando i Reparti vengono chiamati ad operare, in situazioni di necessità o emergenza, a favore della popolazione locale. La preparazione e l’addestramento tecnico-tattico vengono svolti con cadenza frequente poiché risultano indispensabili per ottemperare i molteplici impegni in cui l’Esercito è impiegato, sia sul territorio nazionale sia all’estero, e per fronteggiare le sfide in rapida evoluzione che mettono quotidianamente alla prova la Forza Armata e che richiedono una crescente capacità di adattamento.

(Fonte e Foto COMTA) – 23 dicembre

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