Nella Caserma “Duca” di Verona si è svolta, nei giorni scorsi, la cerimonia di consegna dei brevetti “Ranger” a 20 nuovi Operatori delle Forze Speciali dell’Esercito.
Alla presenza del Comandante delle Forze Speciali dell’Esercito (COMFOSE), Generale di Brigata Pietro ADDIS, i venti nuovi qualificati hanno ricevuto l’ambito brevetto “Ranger” da apporre sull’uniforme, entrando così a pieno titolo a far parte delle Forze Speciali dell’Esercito. Inoltre, è stato donato loro anche un pugnale con inciso il proprio numero di brevetto. La lama del pugnale a 2 tagli rappresenta simbolicamente l’appartenenza ad una ristretta cerchia di soldati d’elite, simbolo di coraggio e sacrificio, valori questi ultimi che già erano propri nelle storiche imprese del glorioso “Battaglione sciatori” impiegato nella seconda guerra mondiale.
Il percorso di selezione e formazione per diventare “Ranger” è molto impegnativo e mette a dura prova sia la resistenza fisica che mentale dell’aspirante operatore FS. Ha una durata di circa due anni al termine dei quali si diventa Operatori in grado di condurre Operazioni Speciali in ogni ambiente, soprattutto montano ed artico. Diventare “Ranger” significa vivere esperienze appassionanti e uniche, con la possibilità di una carriera avvincente e appagante in un Reparto di Forze Speciali Italiane tra i più conosciuti al mondo.
Il 4° Reggimento Alpini Paracadutisti “Ranger” è un reparto di Forze Speciali dell’Esercito composto da personale specificatamente selezionato e formato, particolarmente addestrato ed equipaggiato per condurre l’intero spettro dei compiti tipici delle “Operazioni Speciali”. L’unità coniuga le capacità tipiche della specialità da montagna (alpini) e delle aviotruppe (paracadutisti) e, tra le Forze Speciali dell’Esercito, è specificatamente designata e qualificata per condurre operazioni in ambiente montano e artico.
(Fonte e Foto COMFOSE) – 15 dicembre