L’articolata unità logistica supporta il contingente italiano schierato in Kosovo assicurando i movimenti di personale, mezzi e materiali da e verso l’Italia
Si è conclusa oggi un’importante missione marittima di rifornimento di materiali e automezzi dall’Italia al Kosovo tramite la tratta strategica che dal porto di Durazzo congiunge l’Albania all’Italia.
Il Combat Service Support Battalion del Regional Command West, mediante l’impiego dei suoi assetti specialistici, è stato il protagonista assoluto della delicata Operazione.
L’attività è stata organizzata per sgomberare, verso la 4ª linea di sostegno in Italia, i veicoli resi inefficienti durante l’assolvimento della Missione e contestualmente reintegrarli con altri ricondizionati presso i Centri di Rifornimento e Mantenimento dislocati sul territorio nazionale.
Nell’ottica di un’ottimizzazione sempre maggiore delle risorse a disposizione, il movimento è stato utilizzato per prelevare presso l’interporto di Bari, HUB intermodale per il supporto logistico alla Missione in Kosovo, i materiali necessari per la regolare prosecuzione delle attività operative.
L’intera Operazione Logistica è stata pianificata dalla Sala Operativa ADERLOG e monitorata, durante la fase di condotta, tramite la cellula Movimenti e Trasporti (MOTRA).
Tra gli assetti specialistici del Combat Service Support Battalion vanno inoltre menzionati il team CBRN che ha provveduto, per tutti i materiali in deflusso e in afflusso, ad effettuare i controlli radiologici e la Joint Multimodal Operational Unit (JMOU), assetto specialistico interforze composto da militari di Esercito, Marina e Aeronautica deputato alle gestione delle attività doganali nonché alla movimentazione di personale, mezzi e materiali su vettori aerei e navali in uso alla Difesa.
L’autocolonna è stata scortata durante la tratta Belo Polje – Durazzo, sia in andata che al ritorno, dalla Military Police di Camp Villaggio Italia che ha effettuato il servizio di scorta alla viabilità.
La Missione in Kosovo ha lo scopo di garantire un ambiente stabile e sicuro ed assicurare la libertà di movimento in tutto il territorio.
Attualmente vede la partecipazione di circa 3500 soldati di 27 Paesi al comando del Generale di Divisione Franco Federici.
(Testo e Foto SMD) – 11 maggio