La missione si inquadra nel più ampio contesto delle iniziative dell’”International Support Group for Lebanon” (ISG), in ambito ONU. L’ISG si propone di supportare il Libano che, alla luce del conflitto siriano, è affetto da gravi disagi sociali ed economici, con forti ripercussioni sulla situazione di stabilità e sicurezza.
In particolare, mira a catalizzare un robusto impegno della Comunità Internazionale a sostegno del Libano.Tre i settori di intervento individuati: supporto ai rifugiati, all’economia della nazione e alle forze armate.
In tale contesto l’Italia ha avviato delle attività bilaterali nello specifico settore della formazione del personale militare libanese.
L’impegno nazionale si concretizza nello schieramento di una Missione Militare Bilaterale Italiana in Libano (MIBIL), rivolta all’implementazione di programmi di formazione ed addestramento in favore delle LAF/Forze di Sicurezza libanesi e la costituzione di un Centro di Addestramento nel SUD del LIBANO, dove sviluppare le citate attività formativo/addestrative.
La Missione Militare Bilaterale Italiana in Libano (MIBIL), coordina e agevola/sviluppa, sia in Italia, sia in Libano, tutte le attività addestrative e formative nazionali e/o multinazionali preventivamente concordate con le Autorità libanesi al fine di contribuire alla crescita capacitiva delle Forze di Sicurezza del Libano nel più ampio contesto delle iniziative dell’”International Support Group for Lebanon” (ISG).
L’obiettivo finale della Missione è quello di incrementare le capacità complessive delle Forze di Sicurezza libanesi al fine di renderle capaci di far fronte, efficacemente ed in autonomia, alla precaria situazione di sicurezza in Libano provocata dallo “spillover” della crisi siriana e dell’area mediorientale più in generale.
Attualmente la consistenza massima annuale autorizzata dall’Italia per il contingente nazionale impiegato nella missione è 140 militari, 7 mezzi terrestri e 1 mezzo navale.