Una giornata intensa il 23 ottobre nel Golfo di Guinea. La fregata Martinengo della Marina militare è in pattugliamento al largo della coste della Nigeria, quando il mercantile Errina, battente bandiera panamense, subisce un attacco da pirati e lancia l’allarme.
Durante un’accurata ricerca nella posizione dell’allarme, ad elevata distanza dalla posizione iniziale del Martinengo, la fregata della Marina entra in contatto radio con il comandante del mercantile che riesce ancora a comunicare utilizzando un apparato portatile con breve portata, rimastogli disponibile dopo l’attacco. Il racconto del comandante permette di apprendere che la nave è stata oggetto di abbordaggio da parte di una piccola imbarcazione veloce con uomini armati a bordo che avevano saccheggiato la nave e danneggiato gli apparati radio, prima di abbandonare il mercantile. L’equipaggio era in buone condizioni e non necessitava di assistenza essendo in grado di riprendere la navigazione verso il porto.
La fregata della Marina militare ha potuto dunque dare le prime informazioni sull’evento alla compagnia marittima della nave, che era rimasta da molte ore senza notizie sull’Errina e che ringraziava la nave militare italiana per l’assistenza fornita. Nave Martinengo ha continuato a sorvegliare la zona assicurando, con la sua presenza, un efficace effetto deterrente a salvaguardia dei mercantili in zona.
L’attività di nave Martinengo nel Golfo di Guinea, una delle aree marittime del pianeta divenuta tra le più pericolose, ha come obiettivo la vigilanza a tutela degli interessi nazionali e della sicurezza delle vie marittime, allo scopo di assicurare alle navi mercantili nazionali e internazionali presenti il libero uso del mare, ma anche quello di cooperare con le marine dei paesi rivieraschi al fine di aumentare la reciproca conoscenza e fiducia, nonché la capacità di cooperazione per contribuire al miglioramento delle condizioni di sicurezza nella regione.
(Fonte e Foto MMI) – 24 ottobre