Addestramento con armi di reparto pesanti degli Alpini della Taurinense
Si è conclusa nel poligono del Col Maurin l’esercitazione “Maira 2020”, attività addestrativa dei reparti della Brigata alpina “Taurinense” dell’Esercito Italiano, condotta al fine di mantenere costantemente elevata la capacità di erogazione e gestione del fuoco, rendendo così le truppe da montagna sempre pronte allo svolgimento dei compiti primari della Forza Armata, anche in condizioni climatiche estreme.
L’esercitazione, pianificata e condotta dal 2° Reggimento Alpini di Cuneo nella massima osservanza delle norme per il contenimento del Covid-19, ha visto inoltre la partecipazione del 3° Alpini di Pinerolo e del Reggimento Nizza Cavalleria (1°) di Bellinzago Novarese, con il supporto di assetti del 32° Reggimento Genio Guastatori di Fossano e del Reggimento Logistico “Taurinense” di Rivoli.
Nelle due intense settimane passate ai 2.400 metri di quota del Col Maurin, l’esercitazione si è svolta in condizioni meteorologiche particolarmente severe, sia per le rigide temperature raggiunte sia per le precipitazioni nevose che si sono abbattute sui versanti più esposti dell’area. E’ proprio in questo tipo di ambiente che le Truppe Alpine esaltano la loro specificità.
Gli Alpini si sono addestrati all’utilizzo dei mortai da 60, 81 e 120 mm, delle mitragliatrici pesanti remotizzate “Hitrole” e dei lanciagranate Mk19, effettuando contestualmente assalti combinati di squadre, plotoni e complessi minori. Le attività a fuoco sono state condotte con l’osservazione degli specialisti SAOV (Sorveglianza e Acquisizione Obbiettivi Visuali) del “Doi”, includendo inoltre i velivoli del 34° Distaccamento permanente Aves “Toro” di Venaria, che hanno esercitato gli Alpini del 2° Reggimento all’elitrasporto tattico, implementandone la capacità di inserzione rapida delle unità nelle aree di intervento.
L’esercitazione è stata resa possibile anche grazie al reggimento Logistico “Taurinense”, che ha realizzato un’area servizi ad Acceglio (Cn), fornendo alle unità esercitate l’essenziale supporto in termini di rifornimenti e mantenimento, attività resa ancor più gravosa dalle condizioni meteorologiche avverse. Se muoversi e combattere a basse temperature è di per sé difficoltoso, garantire un adeguato supporto logistico è fondamentale al fine di consentire alle Unità di sopravvivere e manovrare efficacemente sul terreno.
Massima attenzione è stata posta all’ambiente, avendo cura – attraverso nuclei dedicati – di bonificare l’area di esercitazione da ogni traccia dell’attività, azzerando così l’impatto antropico in una delle più belle zone delle Alpi. Per le Truppe Alpine dell’Esercito, infatti, la cura della montagna è di primaria importanza, essendo la stessa casa e palestra di vita per le Penne Nere che imparano così l’importanza dell’umiltà e del rispetto delle regole che la natura impone.
L’addestramento all’impiego congiunto e integrato di molteplici assetti delle unità della “Taurinense” ha pienamente raggiunto gli obiettivi prefissati, testando i reparti per la piena capacità in previsione dei prossimi.
(Fonte e Foto Comando Truppe Alpine) – 17 ottobre