Airmobile Permanent Training II 2020
La Brigata Aeromobile impegnata nel cuore del Friuli per l’evento esercitativo di punta, inserito quest’anno nella “Dagger Resolve 2020” per l’implementazione e lo sviluppo del Battlespace Management
Report di Federico Grattoni e Claudio Toselli
L’Airmobile Permanent Training (APT) rappresenta, per tutto il personale partecipante, il culmine di un intenso iter addestrativo che ha visto operare insieme gli equipaggi di volo del 7° Reggimento AVES “Vega”, 5° Reggimento AVES “Rigel”, 3° Reggimento Elicotteri “Aldebaran” e Fanti aeromobili del 66° Reggimento fanteria aeromobile “Trieste”, impegnati nella pianificazione e condotta di missioni di supporto aereo ravvicinato, assalto aeromobile, raid aeromobile, recupero di personale ferito-MEDEVAC (Medical Evacuation)/NEO (Noncombatant Evacuation Operation) o rimasto isolato-IP (Isolated Personnel), oltre a missioni di esplorazione e sorveglianza dell’area d’impiego e conquista/occupazione e tenuta di punti chiave.
Quest’anno inoltre, tale attività è stata ulteriormente ampliata ed inserita nell’esercitazione federata “Dagger Resolve 2020” al fine di includere le sue peculiari finalità addestrative – interoperabilità, capacità di condotta delle Operazioni aeromobili e sviluppo di procedure di Comando e Controllo – nel più ampio ambito del Battlespace Management (BSM), cioè il coordinamento e la gestione dell’area delle operazioni, in uno scenario a spiccata connotazione di combattimento (warfighting), tema comune, questo, per tutte le attività addestrative condotte dalle unità delle Forze Operative Nord nel 3° quadrimestre di quest’anno.
L’APT II/2020 ha integrato, così, il sinergico impiego di diverse componenti delle Brigate della Divisione Vittorio Veneto: alcuni assetti appartenenti al 8° Reggimento Genio Guastatori Paracadutisti “Folgore”, al Reggimento Logistico “Ariete” e al 132° Reggimento Artiglieria Terrestre “Ariete”. Quest’ultima unità, in particolare, ha fornito il necessario supporto all’esercitazione schierando una batteria di obici semoventi PzH-2000 nella zona della Comina poco a nord di Pordenone, permettendo quindi l’addestramento alla sincronizzazione delle attività dell’artiglieria nella terza dimensione, spazio d’impiego peculiare dell’unità aeromobile in operazioni.
Airmobile Permanent Training
L’evento esercitativo è caratterizzato da generalità e riferimenti stabiliti. Lo scenario è quello denominato SKOLKAN (nome di fantasia) che fa parte di una serie di scenari che possono essere adattati alle varie esercitazioni, adattato con una valutazione degli aspetti di maggiore interesse, con indicazioni precise attinenti allo scenario stesso. Lo scopo è quello di verificare e validare i Task Group (TG) in approntamento e di prossimo impiego in Teatro Operativo nell’ambito delle operazioni internazionali Resolute Support Missiom (RSM) in Afghanistan e Operation Inherent Resolve (OIR) in Iraq attraverso lo sviluppo di attività corrispondenti definite e specifiche di ciascun Teatro Operativo, di verificare la capacità dei comandanti (Key Elements) di TG, Plotone e Squadra di pianificare, organizzare e condurre attività tattiche che gli assetti aeromobili potrebbero essere chiamati a svolgere e di verificare le procedure di Comando e Controllo nell’ambito dei Battle Space Management.
Il tema seguito è il Crisis Response Operation. La gestione delle crisi è uno dei compiti fondamentali della NATO che impiega strumenti politici e militari idonei a gestire le crisi in un ambiente di sicurezza complesso.
Il tipo di esercitazione è definito come Field Training Exercise (FTX)/ Live Exercise (LIVEX) in bianco e con lo svolgimento di prove a fuoco, sia durante il giorno che in notturna, a partiti contrapposti con Opposing Force (OPFOR) rappresentata da attivatori/giudici di campo e Esercitazione Quadri (EQ) finale per i Key Elements.
Le aree addestrative sono state individuate in una vasta area del Friuli. Sull’aeroporto di Casarsa della Delizia, sede del 5° Rgt “Rigel” è stata costituita la FOB (Base avanzata operativa) con il rischieramento del posto Comando della Task Force Friuli in strutture mobili ed anche con attendamenti singoli per parte del personale (nel rispetto delle normative anti Covid-19) e nella zona logistica sono stati rischierati gli assetti del 7° Rgt “Vega”. Le attività esercitative si sono svolte nei poligoni del Cellina-Meduna (PN) e di Rivoli Bianchi a Venzone (UD) e nell’area della ex polveriera di Osoppo limitrofa a quest’ultimo.
L’atto esercitativo sul poligono di Rivoli Bianchi
Alla presenza del Generale di Divisione Angelo Michele Ristuccia, Comandante della Divisione “Vittorio Veneto”, accolto dal Generale di Brigata Stefano Lagorio, Comandante della “Friuli” che ha illustrato le attività della Grande Unità aeromobile e gli ultimi risultati raggiunti in termini di funzioni e capacità operative, si è svolta un’attività esercitativa sul poligono di Rivoli Bianchi a Venzone (UD).
Si è trattato di una LIVEX in sequenza, frutto delle procedure tecnico-tattiche insite nella pianificazione, e conseguenza di un’attivazione iniziale della DE (Direzione Esercitazione) sul poligono.
L’avvistamento iniziale da parte di un UAV di una postazione ostile di mortai che ha fatto precedentemente fuoco su un convoglio logistico determina la necessità di un intervento da parte della TF Friuli per rendere libera la zona e sicura l’area. Intervengono nello scenario due “Red Team” con due AH-129D Mangusta ciascuno, al fine di controllare e svelare la presenza di forze nemiche; una volta individuata la postazione da dove è partito il fuoco dei mortai inizia la prima e unica attivazione, che simula uno dei Mangusta intervenuti sia colpito da fuoco nemico e costretto ad un atterraggio forzato. Questo avviene in zona impervia, accanto ad un mockeup di una fusoliera di AH-129 predisposto per simulare il recupero dell’equipaggio.
Al fine di rendere sicura la zona dello schianto e di permettere quindi ad una pattuglia di Personnel Recovery di estrarre i piloti dalla carlinga, viene fatto intervenire un NH-90 con un plotone aeromobile per mettere in sicurezza l’intera area e permettere l’intervento di recupero dei feriti dalla carlinga del Mangusta. La copertura degli AH-129D individua sul terreno la presenza di una minaccia nemica che contiene con il TM 197B da 20 mm di bordo prima che il plotone possa venir ingaggiato. Si rende necessario un attacco aeromobile su più punti e lo sbarco contemporaneo da diversi NH-90, che, sempre sotto la copertura e gli interventi dall’alto dei Mangusta, portano alla soppressione della minaccia stessa. Gli scontri a fuoco ipotizzano la presenza di un ferito, con l’ingresso quindi di una MEDEVAC. Terminate le diverse operazioni, viene effettuato il reimbarco di tutte le unità intervenute.
AH-129D Gallery
UH-90A Gallery
Brigata Aeromobile "Friuli"
La Brigata Aeromobile è una brigata costantemente in approntamento delle unità destinate ai teatri operativi, afghano e iracheno, e per gli impegni di contingenza (JRRF) con un ciclo semestrale, ciascuno dei quali si conclude con l’esercitazione APT. Quest’anno per le esigenze indotte dal Covid-19 la APT I del primo semestre non si è svolta nelle modalità classiche ma si sono svolte delle attività in videoconferenza. Un altro momento addestrativo semestrale è la “Kinetic” che viene svolta a livello di reggimento per il controllo addestrativo delle unità e di auto verifica del grado raggiunto e viene svolta generalmente due mesi prima dell’APT.
La missione della Brigata “Friuli” è fornire la capacità aeromobile (componente prettamente aerea) e aeromeccanizzata (che prevede anche l’impiego di missioni sul terreno), quindi attività tattiche terrestri e nella terza dimensione, alla Forza Armata impegnata in tutti gli scenari operativi in territorio nazionale e fuori area, concorrere al Pronto Intervento Aereo Nazionale e alla operazione “Strade Sicure”.
Le operazioni correnti, oltre alla citata “Strade Sicure” in ambito nazionale, la vede presente in Afghanistan a Herat con la componente Task Group “Fenice”, la Task Group “Griffon” in Iraq a Erbil e, in coordinamento con COMAVES, una prontezza per una componente capace di svolgere operazioni a bordo delle navi San Giusto e San Giorgio della Marina Militare nell’ambito della Joint Rapid Response Force (JRRF) ovvero l’impiego di assetti ad alta ed altissima prontezza operativa.
A livello addestrativo la Brigata per il biennio 2020-2021 si pone una serie di obiettivi che in sintesi sono così evidenziabili:
– Mantenere costantemente approntate le unità aeromobili di livello TG/TF articolate sul livello minimo di plotone aeromobile/sqd aeromeccanizzato e composte da elicotteri esplorazione e scorta (EES, AH-129D), multiruolo (ETT/ETM, UH-90) e fanteria aeromobile.
– Garantire l’acquisizione ed il mantenimento della capacità AVES di base e specialistiche per lo svolgimento delle missioni di volo assegnate alla Brigata, compreso il contributo al Piano di Intervento Aereo Nazionale.
– Ricondizionare il personale aeromobile impiegato nell’ambito dell’operazione “Strade Sicure” e proseguire la formazione del personale aeromobile secondo i dettami delle linee guida e l‘addestramento congiunto tra le componenti terrestri e di volo in maniera ciclica e permanente.
– Organizzare per il personale aeromobile esente da vincoli di impiego le attività tipiche dell’arma base per il perfezionamento ed il mantenimento delle stesse in un assetto a livello compagnia/paritetico completo delle dotazioni da dedicare ad attività addestrative “Full Spectrum”.
Battlefield Management System “Safe Strike”
Un contesto operativo complesso necessita di un elevato grado di pianificazione e avanzate capacità di prevenzione dei danni collaterali e fuoco amico. Queste capacità possono essere ampiamente supportate dalle attuali tecnologie e inserite in sistemi trasportabili e modulari che non richiedono alcuna infrastruttura.
E’ il caso del “Battlefield Management System (BMS) Safe Strike” in uso alla Brigata Aeromobile Friuli sia per i propri assetti dislocati sul territorio nazionale sia per quelli nei teatri operativi in Afghanistan e Iraq.
Il BMS Safe Strike garantisce una capacità avanzata di pianificazione immediata sul campo di battaglia senza necessitare di alcuna infrastruttura o supporto. In particolare lo strumento, dalle dimensioni di una palmare da 8 pollici o di uno smarthphone, offre una disponibilità cartografica offline estremamente ampia, potendo ospitare qualsiasi tipo di cartografia e dati di elevazione.
Il personale aeromobile della Friuli ha a sua disposizione dati cartografici che spaziano da carte 1:1.000.000 fino a mappe satellitari con un dettaglio di 3 metri e dati di elevazione precisi, immediatamente e velocemente consultabili.
Partendo dai dati cartografici il sistema offre la capacità di valutare rischi legati all’erogazione del fuoco, tenendo conto dei diversi munizionamenti impiegati e delle posizioni delle forze ostili e amiche, di calcolare rapidamente dati di tiro a favore di artiglierie e mortai, di inserire diverse tipologie di punti e tracce, immediatamente condivisibili in maniera offline.
Essendo un gateway avanzato e potente è in grado di ricevere dati da qualsiasi sorgente seriale, cablata o wireless, al fine di aggiornare continuamente la situazione tattica del terreno con dati provenienti da telemetri laser, Hostile Fire Indicator (HFI), navigatori, camere termiche, radio, sensori biometrici, Blue Force Tracker (BFT, tracciatore delle forze amiche). I dati vengono gestiti e criptati mediante un protocollo AES256 generato velocemente e in modo “randomico”.
Interfacciarsi sia con gli apparati radio in dotazione alla Forza Armata sia con reti civili, è in grado di connettersi ad un vastissimo numero di network di comunicazione e garantire quindi un aggiornamento costante e in tempo reale del campo di battaglia.
Il sistema si rivela particolarmente potente ed adatto ad un uso tattico, a livello di battaglione/reggimento, per attività che contemplino attività di manovra.
“Friuli Imperituro Onore”
La Brigata “Friuli” viene costituita a Milano il 1° novembre 1884 e partecipa al primo conflitto mondiale operando sul Carso di Monfalcone. Nel 1939 viene costituita la 20a Divisione di fanteria “Friuli” e durante il secondo conflitto mondiale viene schierata in Corsica, ricostituita successivamente nel 1944 nel rinato Esercito Italiano come Gruppo di combattimento “Friuli”. Nel 1945 è in linea sulle posizioni difensive di Brisighella, da dove procederà alla liberazione di Bologna entrando per prima nella città il 21 aprile. Diviene poi Brigata di fanteria a Firenze e poi Brigata motorizzata. Nel 1991 assume la denominazione di Brigata meccanizzata con sede a Bologna, nello stesso anno riceve a Udine la cittadinanza onoraria avendo nello stemma araldico e come proprio distintivo il Castello di Udine.
Partecipa alle operazioni “Vespri Siciliani”, alla missione ONU “Ibis 2” in Somalia. Con la “Folgore” e la “Garibaldi” entra a far parte delle Forze di Proiezione, destinate ad essere impiegate fuori del territorio nazionale. Partecipa all’operazione “Alba” in Albania e alla missione “Constant Forge” quale “Brigata Multinazionale Nord” a Sarajevo in Bosnia-Herzegovina.
Il 1° gennaio 1999 nella trasformazione da Brigata meccanizzata in aeromobile ingloba il 7° Rgt “Vega” dell’AVES di Rimini. Partecipa quale struttura portante e di comando della Forza NATO impiegata nella “Communication Zone West” di KFOR nell’ambito della operazione “Joint Guardian”. Acquisito il 5° Rgt “Rigel” di Casarsa il 1° maggio 2000 assume la denominazione di Brigata Aeromobile “Friuli”, passando poi alle dipendenze del 1° Comando Forze di Difesa di Vittorio Veneto.
Nell’ambito dell’operazione “Antica Babilonia” nel 2004 costituisce la base dell’Italian Joint Task Force Iraq a Nassiriya e nel 2008 il Regional Commad West di Herat nell’ambito dell’operazione ISAF in Afghanistan. Nel 2009 costituisce in Libano la Joint Task Force Lebanon con la responsabilità del settore Ovest di UNIFIL nell’ambito della “Leonte 7”, della “Leonte 13” nel 2012 e della “Leonte 18 nel 2015.
Infine nel 2018 costituisce il Train Advise Assist Command West (TAAC-W) di Herat nell’ambito dell’attuale operazione Resolute Support (RS) in Afghanistan.
Il video
(Fonte Brigata Aeromobile Friuli, Testi e foto Autori e Brigata Aeromobile Friuli, Brigata Ariete) – 30 settembre