Con il passaggio alla fase 2, il 3° artiglieria da montagna riparte da dove aveva interrotto: corsi su radar Ranger e Stazione di Acquisizione Obiettivi.
Alla caserma “Lesa” di Remanzacco (UD) si sono conclusi, nei giorni scorsi, due corsi di formazione dedicati all’istruzione sull’impiego del radar Ranger e della Stazione di Acquisizione Obiettivi (SAO), apparati impiegati dagli osservatori di artiglieria per la sorveglianza del campo di battaglia, l’acquisizione degli obiettivi e la correzione dei tiri delle artiglierie.
Per il 3° reggimento artiglieria terrestre (da montagna) si è trattato della vera ripresa dell’attività addestrativa dopo la fase acuta del corona virus, dal momento che i due corsi erano stati sospesi tempestivamente proprio il giorno prima dell’attivazione con il sopravvento improvviso del lock-down, lasciando spazio ai provvedimenti di prevenzione del contagio e agli interventi a favore della popolazione, aderendo alle richieste dei sindaci per supportare le squadre della protezione civile.
I responsabili dell’addestramento, durante la pianificazione e gli istruttori inviati dal Comando Artiglieria di Bracciano (Roma), in fase condotta, hanno dovuto porre particolare attenzione alle misure anti-Covid 19 previste dai decreti legge e dalle ordinanze in vigore, riducendo il numero di frequentatori ed osservando le distanze e le misure igieniche contemplate.
Il radar Ranger è un sistema di sorveglianza terrestre portatile progettato per la rilevazione ed il riconoscimento di mezzi o persone in movimento sulla superficie terrestre anche a vari chilometri di distanza, ma anche in aria ed in acqua. Controllato in remoto via cavo o via radio, può operare sia di giorno, sia di notte. La Stazione di Acquisizione Obiettivi, (SAO) invece, è un sistema di osservazione e puntamento laser portatile comandato a distanza, in grado di scoprire, individuare obiettivi e comunicarne i dati. È dotata di camera termica agli infrarossi per operare al buio, di una camera diurna, di un telemetro laser e di un GPS interno. Può memorizzare dati, foto e video effettuati trasmettendoli ai sistemi di comando e controllo dell’Esercito, con i quali si integra. Entrambi i sistemi, adottati per equipaggiare i nuclei di acquisizione obiettivi e osservazione del tiro dell’artiglieria terrestre, hanno dimostrato una grande flessibilità di impiego. Sono infatti proficuamente impiegati anche nel contesto Homeland security, nell’ambito dell’Operazione “Strade sicure”, permettendo di monitorare ampie porzioni di territorio, impiegando il personale in modo ottimale dopo averli sperimentati nelle operazioni all’estero garantendo ottimi risultati per aumentare la sicurezza delle basi.
(Fonte e foto Comando Truppe Alpine) – 29 maggio