L’Esercito incrementa gli operatori abilitati all’utilizzo dei bonificatori di grande capacità in dotazione per contrastare la diffusione del corona virus – attivati due corsi: uno pratico per operatori ed uno in videoconferenza per istruttori
(Fonte COMALP foto EI) – 20 aprile – Alla caserma “Lesa” di Remanzacco (UD) si è concluso il ciclo addestrativo per gli operatori degli apparati di bonifica di grande capacità finalizzato al contrasto della diffusione del corona virus.
Infatti, l’igienizzazione di aree esterne rientra tra le possibili misure da poter attuare per il contenimento della propagazione del virus, soprattutto in questo momento in cui si profila una relativamente maggiore possibilità di movimento per le persone.
La tipologia dei corsi attivati a cura del 3° reggimento artiglieria terrestre (da montagna) è stata duplice e complementare. Il corso teorico pratico, indirizzato agli operatori, è stato articolato su lezioni di impiego dei dispositivi di protezione individuale, sull’uso e sulla manutenzione degli apparati, ma, soprattutto, su prove pratiche di igienizzazione ed è stato “fisicamente” svolto all’interno della caserma di Remanzacco.
Ricorrendo alla modalità in videoconferenza, invece, è stato sviluppato il corso per istruttori/operatori a favore dei reparti dell’Italia settentrionale. “Un po’ come sta facendo il mondo della scuola, abbiamo sfruttato la soluzione digitale per evitare movimenti che avrebbero potuto favorire il contagio” sono le parole del Colonnello Tomassetti, comandante del reggimento della “Julia” ed un passato di eccellenza nel settore NBC, che ha anche aggiunto “formati in questo modo, gli istruttori potranno istruire i commilitoni direttamente nelle caserme di appartenenza”.
Gli interventi di igienizzazione delle aree più sensibili del territorio sono una misura integrativa pregiata che l’Esercito è in grado di svolgere a supporto della popolazione. L’utilizzo degli apparati di bonifica di grande capacità Sanijet C921, in dotazione per l’allestimento dei posti di bonifica in ambiente CBRN, permette il lavaggio approfondito e mirato di ampie aree esterne in tempi contenuti. L’effetto igienizzante si ottiene spruzzando sul terreno vapore acqueo secco (a temperature comprese tra i 120 e i 190°C) che sterilizza fisicamente l’ambiente, inertizzando in modo naturale il virus per mezzo dell’alta temperatura raggiunta.
Mai come ora #noicisiamosempre!