(CS n.20 SMD DPIC) – 26 marzo – “Da oltre un mese siamo costantemente impegnati a concorrere con tutte le nostre energie nell’ambito del sistema paese per fornire ogni giorno risposte concrete ad una emergenza sanitaria che ha purtroppo colpito le abitudini e gli stili di vita delle famiglie di una intera nazione. Sono profondamente orgoglioso di quanto stanno dando sul campo gli uomini e le donne dell’Esercito, della Marina, dell’Aeronautica e dell’Arma dei Carabinieri, mai come prima vicini alle necessità primarie della popolazione, grazie al concorso dei medici e degli infermieri militari agli Ospedali civili del nord Italia, epicentro dell’emergenza sanitaria, e delle strutture militari dislocate su tutto il territorio nazionale e dedicate all’osservazione sanitaria, oltre al supporto fornito alle Prefetture con gli oltre 7000 militari già operativi nell’ambito dell’Operazione Strade Sicure e alla Protezione Civile con i continui trasporti aerei con capacità di bio-contenimento a favore dei cittadini che versano in difficili condizioni di salute. In questo momento di particolare difficoltà per il Paese, vi esorto a continuare nel segno della responsabilità e della determinazione per concorrere in modo decisivo a sconfiggere questo pericoloso nemico invisibile per il bene della nostra amata Italia”. Così si è rivolto agli Uomini e alle Donne delle Forze Armate il Capo di Stato Maggiore della Difesa, il Generale Enzo Vecciarelli.
L’emergenza COVID19 ha messo in campo uno sforzo importante delle Forze Armate, dopo che il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha accolto la richiesta del Governo, con l’intervento di oltre 10.000 militari, gestiti e coordinati dal Comando Operativo di Vertice Interforze della Difesa, che dall’inizio dell’emergenza hanno concorso nell’applicazione delle necessarie misure di contrasto al Covid19.
All’impegno del personale si è aggiunto anche l’importante sforzo logistico che fino ad oggi ha visto l’impegno complessivo di oltre 800 mezzi di vario tipo oltre a circa 6750 posti letti distribuiti nelle strutture militari rese disponibili per l’emergenza su tutto il territorio nazionale.
Sono 22 le missioni di volo con circa 250 ore di volo fino ad oggi dedicate al trasporto dei connazionali coinvolti direttamente dall’emergenza COVID19, che per tutte le Forze Armate in molte circostanze hanno richiesto l’uso della capacità del bio-contenimento e sono circa 200 i medici e gli infermieri che hanno composto i team sanitari messi a disposizione della Sanità civile presso gli Ospedali delle aree di Lodi, Bergamo, Parma, Macerata, Milano e Novara oltre all’impegno presso le strutture militari quali l’Ospedale militare di Milano (EI), il Centro Sportivo Olimpico dell’Esercito, il Policlinico militare del Celio (EI) e gli Ospedali da campo di Piacenza e di Crema realizzati in 72 ore dall’Esercito Italiano.