I velivoli F 35, Eurofighter e CAEW hanno preso parte alla più grande esercitazione aerea organizzata dagli USA
Venerdì 20 marzo, dopo due settimane di intensa attività volativa, si è conclusa presso la base aerea americana di Nellis, in Nevada, la Red Flag, la più importante esercitazione aerea organizzata dagli Stati Uniti a cui l’Aeronautica Militare ha partecipato insieme alle forze aeree tedesche e spagnole.
Questa esercitazione nasce con l’obiettivo di far vivere a coloro che vi prendono parte un’esperienza addestrativa unica al mondo, in grado di contribuire in un contesto altamente realistico a migliorare la prontezza e l’integrazione tra piloti di diversi assetti ed appartenenti a differenti Paesi. Lo scenario prevede infatti di contrastare le forze nemiche, i cosiddetti aggressors, fra cui i velivoli F-16C del 57° WG, oltre a sistemi terra-aria ed altri aerei di supporto, integrati con i migliori assetti dell’aviazione americana. Si tratta di un contesto esercitativo definito non a caso “complesso” per via dell’elevato numero di velivoli che vi prendono parte e dello scenario di crisi riprodotto. Per l’Aeronautica Militare ha rappresentato il più importante evento addestrativo del 2020, per la prima volta in assoluto con tre tipologie di velivoli: gli F-35 del 32° Stormo, gli Eurofighter del 4°, 36° e del 37° Stormo ed il CAEW del 14° Stormo di Pratica di Mare.
Gli assetti italiani, nelle due settimane di esercitazione, hanno realizzato circa 200 ore di volo in un environment addestrativo unico al mondo, che consente di sfruttare al massimo le potenzialità dei velivoli e dei sistemi d’arma in dotazione. I tre diversi velivoli dell’Aeronautica Militare, oltre a raggiungere importanti ritorni addestrativi nel loro tipico settore di impiego, hanno avuto la possibilità di interagire tra loro consolidando tattiche di impiego congiunte e implementando l’interoperabilità dei velivoli legacy con quelli di quinta generazione in un’ottica di moderna concezione del potere aereo. Gli assetti italiani hanno operato congiuntamente nelle varie missioni in particolare nel ruolo di controllo e scorta aerea, implementando l’attività di integrazione di assetti eterogenei dell’Aeronautica Militare in scenari non replicabili su territorio nazionale.
“E’ stata una straordinaria occasione di addestramento per tutta la squadra di professionisti che ha lavorato in questa RED FLAG”, ha sottolineato il Colonnello Luca Maineri, Capo del Team di Supporto all’esercitazione. “Al di là del ritorno importantissimo in termini operativi, queste occasioni sono uno straordinario banco di prova per tutte le professionalità che l’Aeronautica è in grado di esprimere. Mi preme sottolineare che per consentirci di operare qui in America ad una tale distanza da casa, la Forza Armata ha saputo ancora una volta dar prova della sua capacità di logistica di proiezione, grazie alla quale siamo in grado di raggiungere con personale e mezzi, in brevissimo tempo, qualsiasi destinazione ed essere in grado di operare ed addestrarci in ogni angolo del mondo esattamente come se fossimo in Italia”.
Gli F-35 italiani, per la prima volta presenti ad una Red Flag, hanno effettuato tutte le tipologie di missioni previste dallo scenario dell’esercitazione, con due formazioni da quattro velivoli impiegati in missioni sia diurne che notturne. I piloti del 32° Stormo hanno portato a termine con successo operazioni aeree eterogenee di tipo Escort, Suppression of Enemy Air Defenses (SEAD ), Air Interdiction e Dynamic Targeting, dimostrando quanto il velivolo sia versatile, maturo e dotato di uno spettro di capacità operative tale da consentire lo svolgimento contemporaneo ed autonomo di numerose missioni diverse nell’ambito dello stesso volo. In particolare, la Red Flag ha consentito ai piloti di questa linea di consolidare ulteriormente tattiche tipiche dei velivoli di quinta generazione, operando con il 62nd Fighter Squadron di Luke, oltre a rafforzare il ruolo di questo velivolo come enabler in scenari complessi. Gli F-35, infatti, si sono dimostrati fondamentali per l’assolvimento dei commander’s intent, con una spiccata capacità di targeting stand-off e ogni-tempo contro obiettivi dinamici di tipo Time Sensitive Target. (T.S.T ).
Il G-550 CAEW ha rappresentato una vera e propria novità in questo contesto, in cui abitualmente viene impiegato l’AWACS, con un ventaglio di compiti e capacità non così ampio come quelle che è in grado di assicurare la piattaforma del 14° Stormo. La prima Red Flag per gli equipaggi del CAEW ha fornito ritorni addestrativi importanti poiché ha consentito l’addestramento necessario per garantire la condotta di missioni d dette di Battle Management and Command and Control (BMC2) in un contesto esercitativo di tipo Large Force Employment (LFE ), in ambiente ad alta densità e minaccia detto Peer to Peer/Area Access-Area Denial.
Il CAEW, grazie alle capacità del velivolo, ha volato in missioni nelle quali ha fornito agli altri assetti coinvolti la Situational Awareness in qualità di Non-Traditional Intelligence Surveillance Reconnaissance ( NT-ISR) (), condividendo le informazioni con la stessa piattaforma capacitiva (Support to Info-Superiority/Dominance plan). Il contesto esercitativo internazionale in cui si è svolta la Red Flag ha inoltre consentito di familiarizzare con le regole di volo tipiche dei poligoni americani ed ha permesso, durante le fasi di deployment e re-deployment, di addestrare il personale navigante su rotte oceaniche North Atlantic Track (NAT -).
Gli Eurofighter degli Stormi caccia hanno preso parte per la seconda volta a questa prestigiosa esercitazione conducendo operazioni di volo diurne e notturne in scenari via via sempre più complessi, che hanno consentito di standardizzare ed implementare lo sviluppo di tattiche congiunte con gli altri assetti aerei presenti. In particolare la linea F-2000 ha partecipato a missioni nelle quali ha svolto congiuntamente sia il ruolo di difesa aerea sia attività aria / suolo colpendo obiettivi pre pianificati utilizzando munizionamento di caduta a guida laser. Questo addestramento ha testimoniato l’elevato grado di maturità della macchina e la ormai consolidata capacità Swing Role del velivolo, perno della difesa aerea nazionale ma anche un velivolo con significative capacità di attacco al suolo nonché importanti capacità ISR grazie all’impiego del Pod Reccelite.