Un addestramento specifico per i paracadutisti italiani e statunitensi insieme nelle operazioni di presa di un aeroporto ostile
(Fonte 2° Stormo, Autore Lgt. S. Magrino) – 14 novembre – Giovedì 14 novembre, l’aeroporto militare di Rivolto (UD) – sede del 2° Stormo – ha fatto da teatro ad un’ esercitazione che ha visto coinvolti personale e assetti dell’Esercito Italiano e delle Forze Armate Statunitensi impegnati nelle operazioni di presa di un aeroporto ostile (Airfield Seizure).
L’attività ha avuto inizio nel primo pomeriggio con l’intervento di 2 velivoli Tornado ECR del 6° Stormo di Ghedi (BS) che hanno svolto una missione di ” Suppression of Enemy Air Defence” (SEAD) volta a simulare la neutralizzazione delle batterie missilistiche SPADA del 2° Stormo, nella circostanza schierate a difesa dell’aeroporto.
L’attività è proseguita in serata con l’aviolancio di 30 paracadutisti del 4° Reggimento Alpini Paracadutisti dell’Esercito di stanza a Montorio Veronese (VR) e circa 300 paracadutisti statunitensi della 173^ Airborne Brigade di Vicenza. I lanci sono stati operati con 2 velivoli C130J della United States Air Force, di stanza sulla base di Ramstein, in Germania, ed 1 velivolo C27J della 46^ Brigata Aerea (B.A.) di Pisa, tutti rischierati per l’occasione sull’aeroporto di Aviano (PN).
Una volta sul terreno, i paracadutisti della 173^ hanno dato corso alle attività tattiche di presa dell’aeroporto, contrastati nel ruolo di “Opposing Force (OPFOR)” dal personale delle Forze Speciali dell’Esercito e da una componente di paracadutisti statunitensi, posizionati a difesa di obiettivi specifici della base.
Le operazioni sono proseguite nelle ore notturne utilizzando gli appositi visori notturni (Night Vision Goggles – NVG). L’esercitazione si è infine conclusa con l’esecuzione di una Airland MEDEVAC eseguita con il velivolo C27J della 46^ B.A., simulando l’esfiltrazione di personale ferito sul campo.
Lo scopo alla base di questa attività addestrativa, che è rientrata nell’ambito delle attività addestrative della US ARMY appositamente definite nell’accordo bilaterale “Annual Training Program” (ATP) delle forze armate USA stanziali in Italia, è stato quello di esercitarsi ad operare in contesti multinazionali con procedure sempre più standardizzate. Il personale del 2° Stormo ha garantito il supporto alle operazioni, fornendo sia i servizi di assistenza alla navigazione aerea che il concorso logistico e sanitario a terra, per assicurare lo svolgimento delle operazioni nel rispetto dei parametri di sicurezza previsti.