Oltre 800 i paracadutisti impegnati nell'operazione avioportata in una JFEO
(COMFOP Nord) – 11 novembre – Svolta con cadenza annuale, l’esercitazione “Mangusta 19” costituisce il principale evento addestrativo della Folgore ed è tesa al mantenimento delle capacità operative acquisite durante i precedenti cicli addestrativi o nell’ambito della partecipazione ad attività multinazionali/NATO, nonché alla verifica della capacità delle minori unità di saper pianificare, preparare e condurre attività inerenti alle operazioni avioportate in un contesto di Hybrid Warfare (guerra ibrida) e coerentemente al concetto Full Spectrum Operations / Unified Land Operations.
Lo scopo della “Mangusta 19” è quello di pianificare, preparare e condurre una operazione avioportata nell’ambito di una Joint Forcible Entry Operation (JFEO) condotta nelle fasi iniziali di una Joint Campaign, impiegando un’unità di livello Gruppo Tattico avioportato quale Early Entry Force in uno scenario semi permissivo, con proiezione delle forze, a seguito di ridislocazione dalla propria sede stanziale, da una o più Intermediate Staging Bases (ISB) situate al di fuori dell’Area di Operazione e con limitato supporto da parte della Nazione. Come evidenziato dal Comandante della Folgore Generale di Brigata Beniamino Vergori: “gli attuali scenari caratterizzati sempre più da elevati livelli di volatilità, incertezza, complessità e ambiguità impongono alle unità militari altissimi standard di preparazione e performance. In tali scenari, lo sforzo militare sarà in futuro garantito da unità sempre a maggiore connotazione multinazionale e interforze. L’addestramento continuo, meticoloso, sviluppato proprio in contesti multinazionali e interforze è sinonimo di professionalità e competenze, ed è lo strumento fondamentale per poter disporre sempre di unità dell’Esercito Italiano, come la Folgore, pronte e impiegabili rapidamente ovunque.”
Mantenere e migliorare gli standard di specialità, incrementare le capacità operative di High Readiness Force mediante lo sviluppo di operazioni complesse, sincronizzare la proiezione e l’applicazione del combat power nel tempo e nello spazio; integrare l’intero spettro del supporto aerotattico sono solo alcuni degli aspetti testati nel corso dell’esercitazione.
Le unità paracadutisti della Folgore, sono unità specialistiche particolarmente idonee a svolgere, con brevissimo preavviso, su grandi distanze ed in zone spesso controllate dal nemico e altrimenti non raggiungibili da altra tipologia di forze, operazioni che spaziano dall’occupazione preventiva di posizioni e basi avanzate (anche per abilitare successive operazioni terrestri e aeree) alla condotta di incursioni di livello tattico.
Proprio per queste caratteristiche di impiego, ovvero della necessità di dover decidere in tempi rapidi e magari in situazioni di isolamento completo, una delle caratteristiche principali dei paracadutisti è la capacità decisionale sviluppata fino ai minimi livelli. Per questo motivo, anche l’addestramento è strutturato in modo da perseguire, con modalità duale, l’obiettivo di stimolare continuamente l’autonomia decisionale e l’iniziativa sino al livello del singolo paracadutista attraverso l’esercizio disciplinato e consapevole del Mission Command.
Di fondamentale importanza anche l’aspetto dedicato all’ottimizzazione, all’integrazione e all’interoperabilità tra comandi/unità/assetti nazionali e USA (173^ ABCT) e alla ricerca continua di sinergie con altri paesi Alleati e Partner.
La 173° Airborne Brigade USA, costituisce da sempre il principale partner multinazionale della Brigata Paracadutisti, e l’esercitazione “Mangusta 19” permette di consolidare ed implementare il livello di integrazione e interoperabilità conseguito nel corso dell’anno, attraverso le esercitazioni Allied Spirit X, Immediate Response e Swift Response 19, Saber Guardian 19.
Nell’esercitazione “Mangusta 19” è stata altresì inserita un’attività di visita a carattere addestrativo da parte di osservatori proveniente dalla Brigada Paracaidista spagnola e da unità dell’esercito polacco e armeno.
La partecipazione di formazioni multinazionali e di osservatori di paesi alleati o partner conferiscono all’esercitazione un irrinunciabile valore aggiunto, consentendo, oltre al conseguimento degli obiettivi ricompresi nei moduli standard e di specialità, anche il mantenimento degli impegni assunti in ambito NATO e airborne community in merito allo sviluppo delle capacità joint e interoperability.